Radicchio di Treviso: le eccellenze sono esposte al Louvre.

NordEst Mercati – attraverso i suoi operatori – distribuisce le migliori eccellenze della produzione ortofrutticola del trevigiano, un territorio che si è guadagnato il riconoscimento e l’apprezzamento degli intenditori per la specificità dei prodotti offerti.

Certamente, il più noto dei prodotti è il radicchio di Treviso, protetto dalla denominazione IGP: il fiore che si mangia affonda però le sue radici in una lunga storia e in una tradizione secolare.

La coltivazione del radicchio rosso di Treviso è infatti frutto di una tradizione che affonda nei secoli. Alcune ricerche iconografiche condotte da Tiziano Tempesta dell’Università di Padova hanno dimostrato come il radicchio fosse coltivato già dalla metà del XVI secolo. Lo si vede rappresentato in alcuni dipinti come “Le Nozze di Cana” di Leandro da Ponte detto Il Bassano (oggi al Museo del Louvre di Parigi). Ma il processo di produzione si sarebbe affinato solo nella seconda metà del XIX secolo. Sarebbe stato il vivaista Francesco Van Den Borre, giunto dal Belgio nel 1870 per realizzare un giardino patrizio, a portare nella sua proprietà di Dosson, nel trevigiano, la tecnica di imbianchimento già in uso per le cicorie belghe. È nell’anno 1900 che il radicchio rosso di Treviso raggiunge la consacrazione con la realizzazione sotto la Loggia dei Grani di Piazza dei Signori a Treviso della prima mostra dedicata ai produttori del radicchio rosso di Treviso e voluta dall’agronomo di origine lombarda, Giuseppe Benzi.